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Non so se ci riuscirò. Non so se lo potrò sempre aggiornare. Ma è da tempo che rifletto come presentare il materiale realizzato attorno al nostro giardino. L'obiettivo sarebbe quello di presentare un semplice giardino realizzato con pazienza, passione e qualche buona idea.

Da qualche tempo ho la fortuna di poter dedicare qualche ora del mio tempo alla passione del giardinaggio. La nostra casa è circondata da un giardino. Non è un parco, è un piccolo giardino di circa 500 mq. E' bello sperimentare e realizzare le piantagioni e gli accostamenti che ho sempre sognato coinvolgendo, quando lo desiderano, i bambini.

La fotografia mi ha sempre appassionato. Chissà che non riesca ad abbinare le due cose e a presentare qualche bella immagine.
Il giardino e tutto quello che lo accomuna.Vorrei realizzare una cosa semplice. Vorrei poter documentare quello che avviene. Vorrei illustrare la sua crescita, i successi e gli insuccessi. Vorrei raccontare le esperienze quotidiane. Vorrei documentare quello che succede e avviene nell'ambito del giardinaggio.

Questo "blog" potrà crescere. Stagione dopo stagione. Mese dopo mese.... anche con il vostro contributo.

Buona visione

giovedì 25 novembre 2010

La protezione invernale delle piante perenni

L’autunno con i suoi colori sta cedendo il passo all’inverno. Le belle foglie colorate di giallo arancio rosso, in pochi giorni seccano e cadono. Ci precipitiamo nel nostro giardino per raccoglierle. Le "buone pratiche del giardinaggio" ci dicono di asportarle ed eliminarle, preferibilmente compostandole.

Nelle aiuole dopo aver tagliato alla base tutti gli steli secchi, c'è chi si appresta a vangare o sarchiare il suolo tra le piante erbacee o gli arbusti. Il suolo risulterà pulito durante tutta la brutta stagione. Ma perchè queste vangature? Giusta pratica o pensiero filosofico? Molti giardinieri credono che aiuole lasciate crescere liberamente siano un segno evidente di negligenza.

Altri "malati" della pulizia, insisteranno nel dire che buone vangature tra le piante permettono di arieggiare il suolo. Il freddo e il gelo che arriveranno in seguito, romperanno le zolle rendendo fine la terra per la primavera. D'altronde, con una buona vangatura le malerbe sarebbero interrate.

Anche se una vangatura permette di decomprimere il suolo, si rischia con queste pratiche di provocare delle condizioni inverse alla buona crescita delle nostre piante. Le malerbe vengono interrate con tutti i loro semi e quelle perenni rischiano di venir tagliate e divise provocando la loro maggior diffusione.

Il consiglio è quello di riporre la vanga! Preferendo la buona pratica di portare nuova materia organica alla base delle piante per aumentare l’humus e gli elementi necessari minerali alla buona crescita delle piante. Ecco allora come possiamo riciclare gli scarti ricuperati sul nostro terreno.


Ci saremo già accorti che le piante perenni piantate nei nostri giardini, non hanno tutte la stessa resistenza alle variazioni del nostro clima. Tutto dipende dalla loro origine. Per di più la stessa pianta non è esposta agli stessi rischi se piantata in un giardino del Sud o del Nord delle Alpi. La lavanda, gli anemoni del Giappone, i crisantemi perenni, per esempio non passano così bene l'inverno senza protezione invernale nei climi più freddi. Il microclima locale e l'esposizione del giardino influenzano molto la resistenza delle piante. La pratica rivela inoltre che le piante erbacee perenni, soffrono molto di più dell'umidità che del freddo. E' l'esempio di molte piante alpine, venute da luoghi molto freddi ma che sotto la persistente e alta coltre di neve, crescono al secco. La prima attenzione sarà quindi, al momento della piantagione, quella di offrire alle piante un suolo ricco ma ben drenato. In pianura dove spesso la neve è assente bisogna temere dei venti e delle correnti d'aria gelide. Il loro effetto è quello di far seccare la vegetazione persistente come se ci fossero delle bruciature. Il forte sole alla fine dell'inverno inoltre viene a bruciare quella vegetazione già molto rovinata dal freddo. E' in queste situazioni che vale la pena coprire con una leggera protezione di ramaglie che ombreggerà leggermente e ridurrà l'evapotraspirazione senza impedire una buona circolazione d'aria. Questo tipo di protezione sarà molto adatta a quelle piante che non possono esser coperte e che generalmente sono di tipo tappezzante. La maggior parte delle altre piante vivaci possono esser protette efficacemente con un miscuglio composto da foglie morte, paglia e persino torba. Va attualmente di moda piantare grandi graminacee alle quali si raddrizzeranno e legheranno le foglie prima di distribuire questa pacciamatura alla base.


Si tenga conto però che delle protezioni troppo precoci sono nefaste quanto il freddo. Causano aumenti della temperatura al colletto delle piante e dei marciumi. Devono esser distribuite il più tardivamente possibile. All'inizio dell'autunno si faranno allora delle pacciamature leggere intensificandole progressivamente con l'avanzare della brutta stagione. Se si mettono delle protezioni, si dovrà esser altrettanto attenti, al nuovo arrivo delle bella stagione l'aumento delle temperature rischia di anticipare lo sviluppo dei giovani germogli erbacei che di fronte a nuove e repentine gelate primaverili seccheranno nuovamente. Le coperture andranno levate gradualmente come sono state messe. Bisogna tener presente che sotto le coperture si può intruffolare ogni sorta di parassiti, piccoli roditori, larve e insetti che possono trovare buon nutrimento tra le nostre piante.

Un altra pratica, potrebbe esser quella di aspettare il più a lungo possibile. Non tagliare, non potare, non pulire, non vangare... ma approffittando del giardino anche durante l'inverno. I colori, le forme, i volumi, gli steli, tutti lasciati al naturale.

Si interverrà solo appena prima della primavera, quando la vegetazione ricomincia a risvegliarsi e a manifestare la volontà di ricominciare una nuova bella stagione.

Ma la domanda sembra esser ricorrente e senza risposta tanto che anche il giornale stagionale degli "Amici svizzeri delle piante perenni" (GSS) riprende il tema ponendo la stessa domanda; "Taglio delle piante perenni in autunno, si o no?"
http://www.staudenfreunde.ch/userfiles/CMS/112659_fr_vivace_10_3.pdf

Ad ognuno scegliere quello che si preferisce...

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